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Di slitte fatate, di doni e di bancali preziosi

Edda Orlando • Dec 26, 2013

Edda Orlandi   Università degli Studi di Milano

Come sappiamo, i regali di Natale che abbiamo appena scartato hanno viaggiato fino a noi a bordo di una slitta fatata. Della maggior parte, però, sospettiamo che ci abbiano in realtà raggiunto attraverso molto più prosaci canali di distribuzione. Se pure questa supposizione si rivelasse fondata, ci slitta consolerà tuttavia il sapere che anche questi ultimi circolano su mezzi di trasporto che, con un piccolo sforzo di immaginazione, possiamo vedere come molto simili a delle slitte: i bancali. Come la slitta di Babbo Natale, i bancali sono spesso in legno. Come la slitta di Babbo Natale, i bancali possiedono, agli occhi di chi le sa vedere, proprietà prodigiose a dispetto del loro aspetto tanto ordinario. Infine, come sulla slitta di Babbo Natale, sui bancali si condensano valore e valori; un complicato intreccio di calcoli venali, aspirazioni consumistiche, affermazioni di status, materializzazione di relazioni sociali, fiducia, consolidamento di reputazioni, altruismo, affiatamento, sofisticate trattative diplomatiche, solidarietà, giochi.

I bancali, naturalmente, non trasportano solo doni, ma la maggior parte delle merci che acquistiamo quotidianamente. Per poterne comprenderne l’inestimabile valore possiamo perciò entrare in un qualsiasi magazzino. Diciamo, per esempio, il magazzino di un supermercato. Osservando le transazioni che vi avvengono, tra i magazzinieri che ricevono la merce e i camionisti che la 162 bancali 5 ago  consegnano, ci accorgeremo, prima o poi, della cura religiosa con la quale i bancali sono trattati, contanti, consegnati e restituiti. Chiedendone ragione ci sentiremmo rispondere che i bancali “sono più importanti della merce”. O, per lo meno, che lo è un tipo di bancale, il bancale EPAL , uno standard europeo per la produzione di pallet. Questi bancali sono “scambiabili”: vale a dire, per ciascun bancale consegnato, un altro deve essere restituito. Ed è proprio il loro essere scambiabili che li rende oggetti di valore. O, più esattamente, il loro essere oggetti di valore poggia sulla possibilità di trafugarli e rivenderli nel mercato nero. Da ciò deriva l’estrema cura con la quale i bancali sono trattati e con la quale i magazzinieri vigilano su di loro, e conduce ad un continuo gioco a “guardia e ladri” tra magazzinieri e autisti attorno ai preziosi bancali (con qualche immancabile “chiusura di un occhio” da parte dei primi).

I bancali sono così oggetti “preziosi” per i complessi intrighi che occorre intessere per trafugarli, e per la possibilità di ricavarne denaro dalla vendita come bancali “usati”. Il loro valore non si riduce però a questo, e anzi quello che rende questi oggetti dei beni di valore ha in primo luogo a che fare con ciò che si costruisce nelle relazioni che si stabiliscono attorno ad essi tra le due parti coinvolte, i magazzinieri e i camionisti. Il valore dei bancali scambiati è creato, infatti, in una serie di interazioni tra le due parti, per le quali questi oggetti costituiscono il cardine di una peculiare relazione in equilibrio tra fiducia, competizione, affermazione del proprio prestigio sul lavoro, reputazioni di onestà e furbizia, contrattazioni sulla qualità dei bancali, doni e furti. Queste relazioni costituiscono, nel loro insieme, una peculiare etica che sovrintende a questi scambi e ai rapporti tra i due gruppi di lavoratori, fondata sull’importanza che, in questo gioco, assumono questi oggetti come strumenti di lavoro, attorno ai quali ruotano le competenze e abilità necessarie per svolgere bene le proprie mansioni.

[chi volesse sapere qualcosa di più sulle transazioni di cui i bancali EPAL sono oggetto può leggere: Edda Orlandi, Il circuito dei bancali. Uno studio etnografico sulla creazione di valore nello scambio. Apparso su Etnografia e ricerca qualitativa, 1/2012. Chi invece volesse acquistare un prezioso bancale “usato” non tarderà a trovare indicazioni “compro-vendo bancali” sulle strade e autostrade italiane, oppure può accordarsi con uno dei tanti rivenditori di pallet EPAL presenti su e-bay annunci.]

04 Mar, 2024
Open until 14 April 2024, the exhibition Emerging From Darkness: Faith, Emotion and The Body in the Baroque is presented at Victoria's Hamilton Gallery (on the unceded lands of the Eastern Maar and Gunditjmara peoples), in partnership with the National Gallery of Victoria (NGV). Unprecedented, and monumental in scope, Emerging From Darkness brings together an exceptional group of works from public and private collections in Australia. It was curated by Associate Professor David R. Marshall , Principal Fellow in Art History at the University of Melbourne, Dr Lisa Beaven , Adjunct Senior Research at La Trobe University, and Laurie Benson , Senior Curator of International Art at the NGV. Here two curators explain some of the project’s background and aims.
27 Oct, 2023
In Italy this year there has been no shortage of Manzoni celebrations, particularly in Milan . And in Australasia? Dr Stefano Bona , Lecturer in Italian Studies at Flinders University, Adelaide, on the lands of the Kauna nation, has lately been involved in creating a ‘special miniseries’ of radio programmes about Alessandro Manzoni. Now available for listening on demand are two longform interviews with Stefano Pratola at Radio Italiana 531 AM. Here Stefano Bona shares some background to this podcast project.
14 Sep, 2023
Announcing, with great pleasure, the winners of the 2023 ACIS Publication Prize for an established scholar, and the 2023 Jo-Anne Duggan Prize. ACIS awards both prizes every two years . In this case, each winning publication addresses the theme of mobility – a fast-evolving direction in Italian Studies research – and each brings forward a topic with clear contemporary significance.
04 Sep, 2023
The 12th Biennial Conference of the Australasian Centre for Italian Studies will be held at the Australian National University (ANU), Canberra, Ngunnawal and Ngambri Country, from Wednesday 3 July to Saturday 6 July 2024. The conference theme is ‘Italian Studies for Global Challenges: Transdisciplinary Conversations’.
24 Aug, 2023
Open to postgraduate and early career researchers, since 2018 the ACIS Save Venice Fellowship programme has been enlivening close links between Australasia and the city of Venice. Fellowship applications were suspended in 2022, for pandemic-related reasons. So it is a special pleasure to announce that Brigette De Poi has been awarded an ACIS Save Venice Fellowship for 2023. Already living in Venice to focus on her PhD project, Brigette shares some first reflections on her contact with Save Venice thus far.
08 Aug, 2023
Which memories are allowed to circulate in a particular culture – and which are relegated or silenced? What political logic is at play when a certain way of remembering is spelt out, even imposed? Matthew Topp was awarded an ACIS Postgraduate Scholarship in 2020, to source archival records for his doctoral thesis, which has the working title ‘ Ars Oblivionalis : A Study of Cultural Forgetting in Renaissance Italy’. Now returned from fieldwork, he shares a brief account of his PhD project and travels.
By Catherine Kovesi 02 Apr, 2023
Two promising early career scholars – Lauren Murphy and Julia Pelosi-Thorpe – were the recipients of ACIS Save Venice Fellowships. Delayed due to COVID travel restrictions, they were finally able to access their Fellowships in 2022. Here they both reflect on their time in Venice and the benefits of the Fellowship to their respective research projects.
By Catherine Kovesi 29 Mar, 2023
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By Catherine Kovesi 30 Jan, 2023
After a hiatus of three years due to travel restrictions, ACIS is delighted once again to be able to offer its Postgraduate Scholarships for Research in Italy. Two promising postgraduate students have been awarded scholarships in the current round: Brigette De Poi and Laura Di Blasi.
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